La Tecarterapia è la terapia fisica più utilizzata in Italia.

I dispositivi per Tecarterapia erogano una corrente elettrica ad alta frequenza da 400kHz a 1000 KHz che attraversa i tessuti biologici stimolando gli stessi all’auto-riparazione.

La tecarterapia sfrutta quattro grandezze fisiche: energia ceduta, potenza, frequenza, forma d’onda. Queste verranno impostate a seconda delle patologie da trattare e alcune dipendono dalla qualità dello strumento utilizzato.
La tecarterapia, trasferisce energia ai tessuti senza somministrazione radiante dall’esterno, ma inducendo all’interno dei tessuti correnti di spostamento attraverso il movimento alternato delle cariche elettriche naturali, presenti nel nostro corpo sotto forma di ioni.
Il altre parole il calore che si genera è endogeno, creato all’interno del tessuto (non come ad esempio l’applicazione di una borsa d’acqua calda che mi scalda la parte).

A seconda dell’impedenza che la corrente elettrica trova durante il suo passaggio nelle strutture anatomiche si avrà una diversa cessione di energia. Maggiore è l impedenza maggiore sarà l energia che si distribuirà nella zona.


La tecarterapia prevede due modalità applicative: resistivo e capacitivo.
La modalità di trattamento capacitivo, rilascia più energia nei primi strati sotto l’elettrodo; la modalità di trattamento resistivo, rilascia più energia sulle interfacce alta-bassa impedenza.
Il fisioterapista specializzato, tratterà le varie strutture muscoloscheletriche con la modalità di trattamento più idonea alla patologia da curare.

Gli effetti della tecarterapia sono:

Chimico: polarizzazione della membrana cellulare (in uno stato infiammatorio la membrana cellulare tende ad alterare la sua polarità, quindi si rendono complicati gli scambi intracellulari ed extracellulari, la tecarterapia  facilita questi scambi normalizzando la polarità della membrana cellulare);

Termico: iperemia locale;

Meccanico: vasodilatazione dei tessuti e di stimolazione attraverso l’elettrodo che si passa sulla superficie cutanea.

Questi tre effetti attivano processi riparativi e antinfiammatori.
La tecarterapia  quindi accelera la riparazione del danno tissutale, riduce il dolore e i tempi di guarigione .

Il fisioterapista esperto nell’utilizzo della Tecarterapia si prepara attraverso la partecipazione a corsi di formazione creati dalle Università e dalle Aziende produttrici.

Tecarterapia per il Ginocchio. 
Il Ginocchio è un’articolazione in cui la Tecarterapia è molto utilizzata per diverse patologie che producono dolore davanti e dietro al ginocchio

Attraverso la Tecarterapia è possibile trattare le seguenti patologie:

– Artrosi

-Lesioni dei legamenti

-Lesioni meniscali

-Tendinite Rotulea e Condropatia femoro-rotulea.

Tecarterapia nell’Artrosi del Ginocchio.

L’artrosi di ginocchio è una patologia degenerativa della cartilagine che si trova tra tibia e femore.

La cartilagine ha la funzione di tenere distanti i due capi articolari fungendo da cuscino, ma quando si danneggia o presenta delle lesioni si genera un processo infiammatorio che coinvolge tutto il ginocchio,  la sinovite. Le ginocchia dei pazienti con artrosi si presentano nella maggior parte dei casi con deformità.

È importante sapere che la tecarterapia nell’artrosi del ginocchio non ripara (e non fa crescere) la cartilagine, ma aiuta i tessuti molli del ginocchio a ridurre il dolore e l’infiammazione grazie allo stimolo biologico generato dall’energia erogata dalla tecarterapia.

La principale attenzione che il fisioterapista deve avere durante il trattamento dell’artrosi di ginocchio con tecarterapia è quella di lavorare cedendo poco calore che potrebbe aumentare la sintomatologia del paziente.

È efficace abbinare al trattamento dell’artrosi di ginocchio con tecarterapia, la terapia manuale e mobilizzazioni articolari, l’esercizio terapeutico. 

Tecarterapia per i legamenti del Ginocchio.

La Tecarterapia è utilizzata sia per le lesioni parziali del legamento crociato anteriore che per i legamenti collaterali, sia per ridurre ematomi da traumi distorsivi del ginocchio.

La tecarterapia non ripara e non ricostruisce i legamenti ma, per mezzo dello stimolo indotto, favorisce la cicatrizzazione e riduce l’infiammazione.

Nel caso dei legamenti collaterali si predilige un trattamento con l’utilizzo dell’elettrodo capacitivo, adatto per il trattamento di zone più superficiali. Per il trattamento del legamento crociato anteriore si utilizzata l’elettrodo resistivo più adatto al trattamento di zone profonde. Tuttavia il fisioterapista esperto sarà efficace nel creare il migliore trattamento utilizzando diverse geometrie di gestione delle varie componenti della tecarterapia per raggiungere il bersaglio terapeutico da curare.

Tecarterapia per i Menischi.

Le lesioni meniscali,non chirurgiche, possono ottenere buoni risultati con la tecarterapia. 

La corrente elettrica favorisce la riduzione dell’infiammazione e quando la lesione si trova in una zona vascolarizzata favorisce la riparazione della stessa per l’effetto dell’iperemia capace di generare nei tessuti.

Sia nel trattamento delle meniscopatie di tipo traumatico che di tipo degenerativo è importante il posizionamento del paziente.

Nel trattamento di Tecarterapia al ginocchio per un problema meniscale il paziente non deve essere posizionato con il ginocchio esteso. Si preferisce un posizionamento a ginocchio flesso per favorire il passaggio dell’energia all’interno dell’articolazione.

Il fisioterapista potrà posizionare un cuscino dietro il ginocchio del paziente favorendo la flessione, oppure mettere il paziente seduto con le gambe fuori dal lettino in modo da ottenere una flessione più ampia del ginocchio e allo stesso tempo è possibile mobilizzare attivamente e passivamente il ginocchio.

Tecarterapia per il tendine rotuleo e condropatia femoro rotulea.

La tendinopatia del tendine rotuleo (o ginocchio del saltatore) è un’infiammazione del tendine rotuleo che si trova posizionato davanti al ginocchio e che unisce la rotula alla tibia. 

La Tecarterapia è molto utile nel trattamento del tendine rotuleo e della condropatia femoro rotulea.

Anche in questo caso l’efficacia del trattamento con la tecarterapia è legata alla geometria che il fisioterapista crea tra la piastra e l’elettrodo per favorire l’erogazione dell’energia distribuendola nel tendine.

Conclusioni.

La tecarterapia è un  elettromedicale molto utilizzato per il trattamento delle principali patologie del ginocchio.

 Spesso non viene utilizzata nella maniera corretta e specifica e questo si riflette negativamente sulla sua efficacia, per questo è importante che il fisioterapista si formi ,si aggiorni e si specializzi nell’utilizzo della Tecarterapia per utilizzare bene il dosaggio dell’energia, l’utilizzo delle frequenze, la scelta delle modalità capacitivo o resistivo e l’erogazione pulsata o super pulsata devono essere adattate al trattamento in base alla zona da trattare e alla patologia .La Tecarterapia ha effetti migliori se associata a trattamenti di terapia manuale e a esercizi terapeutici.

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